La lunga tradizione culturale e manifatturiera italiana, si sa, non ha bisogno di presentazioni. Il prestigio dell’attribuzione Made in Italy è frutto di un retaggio culturale solidissimo ed è molto più che una semplice denominazione: è sinonimo di valorizzazione del territorio, di conoscenza delle materie prime utilizzate in fase di produzione e padronanza delle tecniche di trasformazione delle stesse.
Nel 1999, nasce ITPI (Istituto per la Tutela dei Produttori Italiani), l’unico ente certificatore nazionale iscritto al CNEL. L’ITPI, fin dalla sua fondazione, ha elaborato diverse proposte di legge con gli obiettivi di tutelare legalmente, valorizzare e promuovere la filiera del Made in Italy.
In che modo? Ha stabilito un codice etico, per cui i prodotti insigniti dal “Made”, sono sottoposti ad una serie di accurate verifiche e controlli, il cui positivo prosieguo comporta un’efficace promozione all’interno dei circuiti distributivi extraterritoriali. Il guadagno, in termini di prestigio, è l’effettivo riconoscimento dell’unicità del prodotto, mentre in termini di mercato è la distribuzione su scala internazionale.
Come si fa ad ottenere la certificazione 100% Made in Italy?
Innanzitutto, come riportato da ordinamento, “è prevista una valutazione iniziale del prodotto per l’accertamento della soddisfazione dei requisiti preliminari”, secondo i seguenti parametri:
- La fabbricazione deve essere interamente Italiana, identificabile e rintracciabile del prodotto, delle materie prime, dei componenti, degli accessori e delle lavorazioni esterne;
- È necessario utilizzare componenti e accessori italiani;
- Ideazione, disegni e progettazione esclusivi dell’azienda;
- Adozione di lavorazioni tradizionali e tipiche;
- Adozione di lavorazioni peculiari aziendali;
- Rispetto dell’ambiente;
- Rispetto dei lavoratori;
- Rispetto delle norme per l'igiene la sanità e la sicurezza su luoghi e prodotti.
Una volta elaborata la richiesta e terminato il periodo di verifica, se l’esito è positivo, si otterrà un documento per cui l’azienda produttrice sarà di fatto iscritta all’interno del REGISTRO NAZIONALE PRODUTTORI ITALIANI. Una volta avvenuta l’iscrizione, i produttori potranno comunicare e garantire ai clienti l'origine italiana del prodotto. Uno dei segni distintivi e tangibili del Made in Italy è la consegna degli attestati di registrazione e certificazione, ma soprattutto il rilascio di un marchio anticontraffazione posto in sostituzione o in affiancamento alla ® di registered.
Inoltre, sarà sempre possibile verificare la vera origine del prodotto italiano se certificato, sul sito www.madeinitaly.org
Perché è così importante, per un produttore, possedere una certificazione 100% Made in Italy?
I produttori con certificazione 100% Made in Italy oltre ad essere decorati e riconosciuti sul loro impegno, possono accedere di diritto ad una serie di altri vantaggi di seguito elencati:
- Una solida garanzia del valore e dell'origine del prodotto italiano di qualità;
- Etichettatura specifica che non è prevista nell'ambito del semplice Made in Italy;
- Rintracciabilità grazie alla numerazione sequenziale applicata ai prodotti;
- Anticontraffazione e totale sicurezza a tutela del marchio aziendale;
- Supporto durante lo scouting dei potenziali distributori nei mercati esteri con successivo accreditamento;
- Premialità e maggiori vantaggi per le imprese sui bandi di agevolazioni regionali, statali e comunitarie.
I consumatori come possono verificare che il prodotto che acquistano non è contraffatto?
L’Istituto a Garanzia per la tutela del consumatore ha predisposto che i distributori che trattano Made in Italy dovranno essere in possesso, anche loro, di una precisa certificazione la HANDAMADE IN ITALY per poter esporre in sicurezza. Inoltre, è previsto che il negoziante dia comunicazione di tale attestazione sulle vetrofanie, dei cartelli vetrina e dei segnaprezzo con lo specifico marchio Handmade in Italy 100% Certificate.
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